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Un'allegra spedizione

Aggiornamento: 13 nov 2021


11 Novembre 2021

Ranieri


Pochi giorni fa, attendevo dal noto sito di acquisti online un pacchetto contenete delle mascherine (uff... le odio, ma sono diventate purtroppo le nostre inseparabili compagne in società), così, quando sento il postino arrivare (no, non ha suonato due volte, è che il mio cane lo 'adora' particolarmente ^_^), vado ad aprire, ritiro il pacchetto e lo consegno a mio figlio, dandogli le necessarie disposizioni.

Non passano due minuti però che il pargolo torna indietro con nove bottigliette di liquore, sorridendo sotto i baffi e facendo della facile ironia sulle mie istruzioni.

Argh!

Colpito ed affondato ^_^


Bè, le mascherine possono aspettare, visto che mi ritrovo in mano i campioni per la degustazione dei distillati de "La Casa Del Rum", come da nostra richiesta; finisco così di togliere delicatamente quanto resta dell'imballaggio e mi metto ad osservare il mio tesoro: due grappe, un Brandy, un amaro e cinque Rum, di cui uno bianco e i restanti che appaiono decisamente interessanti:

- Il numero 2, un overproof a 65° di 8 anni della Foursquare, proveniente dalle Barbados

- Il numero 3, un blending a 50° che arriva da tre nazioni diverse

- Il numero 4, un 40° con i profumi della Giamaica, delle Barbados e di Trinidad

- Il numero 5, infine, è un 45° altrettanto cosmopolita.

Manca il numero 1, che però è stato prodotto in soli 300 esemplari e non è ovviamente più disponibile. Peccato, ero curioso, ma se non c'è, non c'è ^_^

Quello che attrae la mia attenzione è comunque il numero 2: la Foursquare è attualmente la mia marca preferita, e questo overproof mi è nuovo: sarà il mio punto di partenza nelle degustazioni ^_^


A proposito di overproof: sapete da dove deriva il termine?

E' una storiella che vale la pena di raccontare:

Proof, abbreviazione di alcoholic proof, è un termine anglosassone che indica la quantità di alcool presente in una bibita ed è circa il doppio della percentuale alcolica volumetrica.

I Rrum overproof contengono quindi una gradazione alcolica superiore a quella che è la gradazione media di quelli destinati alla vendita, che sono normalmente attorno ai 40/50°.

Secondo la leggenda, il concetto di proof fu inventato dai soldati della British Royal Navy che nel 18° secolo utilizzavano il rum per testare la polvere da sparo. Se la polvere, nonostante fosse bagnata, si accendeva, era la prova (proof) che la percentuale di alcool era alta, almeno del 57%.

Un’altra leggenda sostiene che il rum dovesse essere “a prova”, ovvero che la quantità di alcool fosse abbastanza alta da impedire di rovinare la polvere da sparo presente sulla nave anche qualora il distillato la bagnasse per errore; se il Rum non superava il test, vi sareste quindi ritrovati con del Rum che non avreste venduto e dei militari arrabbiati (ed armati) al vostro cospetto ^_^


Detto questo, direi di dare fuoco alle polveri e di iniziare le degustazioni di queste simpatiche bottigliette ^_^

Voster semper voster

Ranieri



 
 
 

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