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La Storia del Rum

La storia del rum è antica e complicata e, per quanto possa sembrare strano, non è legata strettamente alle Americhe, bensì al vecchio continente (e non solo). Per scoprire cos’è il rum e da dove trae le sue vere origini, è necessario percorrere il cammino della canna da zucchero  e della sua lavorazione. Le vicende di questi due prodotti infatti, si intrecciano continuamente e sono strettamente correlate l’una all’altra. La canna da zucchero è stata importata dalla Nuova Guinea in Asia Minore da Alessandro Magno nel 325 a.C. Quello fu il momento in cui la storia del rum subì una vera e propria svolta. Vediamo come e perché.

Storia del rum: le origini

Per scoprire dove nasce il rum, è necessario fare un tuffo nel passato e spostarsi in Asia. Le bevande fermentate ricavate dal succo di canna da zucchero iniziano la loro storia in Cina e in India. In Asia infatti era già comune seimila anni prima di cristo, la produzione di una sorta di melassa da degustare. Per arrivare invece alle prime bevande alcoli occorre aspettare il quarto secolo dopo Cristo. In questo periodo, in India, le popolazioni locali iniziarono a preparare una bevanda molto simile al rum, chiamata “brum”. Il brum era prodotto anche in Malesia ed è lo stesso Marco Polo, durante il suo viaggio in Asia che parla proprio di un “ottimo vino di zucchero”:

“[…] Qui nascono i merabolani embraci e pepe in grande abondanza […]. Qui si à bestie divisate dall’altre […] e non ànno niuno frutto che s’assomigli a’ nostri. Egli fanno vino di zucchero molto buono.”

È probabile che Marco Polo abbia assaggiato un antenato del rum offertogli nell’antica Persia (l’attuale Iran).

La diffusione in Europa e nelle Americhe

La storia del rum continua grazie agli Arabi che portarono in Europa la canna da zucchero. Quando questo popolo iniziò a vendere la canna da zucchero nei possedimenti attuali della Spagna, diffusero anche l’antica arte egizia della distillazione. Una tradizione che migliorò e si raffinò grazie al paziente meticoloso lavoro certosino dei monaci. A distanza di qualche secolo, scoperto da cosa si ricava il rum, si iniziano a diffondere per il vecchio continente alcuni tipi di rum davvero eccellenti.

È probabile che la prima distillazione molto similare all’attuale, sia avvenuta a Londra nel XV secolo. In quell’occasione furono usate canne da zucchero indiane e successivamente alla scoperta delle Americhe (1492), anche quelle americane. Furono gli schiavi i primi a rendersi conto che dalla lavorazione di sottoprodotti dello zucchero di canna era possibile ottenere alcolici. Grazie poi all’intervento di alcuni monaci benedettini presenti presso Santo Domingo, si sviluppò una tecnica del tutto particolare di distillazione: Rectificando Verum Medicinam.

Il liquore prodotto nel Nuovo Mondo è stato chiamato Aguardiente fino al XVII secolo, quando finalmente comparve per la prima volta la parola RUM.

Rum: origine di un mito

Arrivati a questo punto della storia del rum la strada è tutta in discesa. Il passare del tempo non fa che migliorare le tecniche di produzione, mentre la materia prima (la canna da zucchero) amplia la sua produzione si diffonde a macchia d’olio. In America nascono le prime distillerie industriali, che producono grandi quantità di rum da esportare in Europa. Gli europei infatti amano a tal punto questa bevanda che, in alcuni casi, arrivano addirittura a sostituirne il consumo a quello di altri tipici liquori locali come il cognac, ad esempio.

Il rum americano diventa una vera e propria leggenda. In Europa non c’è persona  che non sappia che sapore ha il rum e il suo commercio tocca apici inimmaginabili. Nel vecchio continente nascono anche locali ad hoc dove è possibile imparare come si degusta il rum e nei quali, personaggi famosi si affiancano a gente comune che non vuole perdere occasione per bere questo portentoso liquore d’oltre oceano.

© 2021 by L'Arte del Rum

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