top of page

Il Metodo Solera

Metodo Solera, o semplicemente Solera, è una dicitura che troviamo stampigliata su alcune etichette di tipologie di Rum ma anche di altri distillati o addirittura vini. Fino a qui tutto chiaro ma in molti si chiedono cosa sia in realtà il metodo Solera.

Il metodo Solera è un sistema il cui fine è concepire miscele invecchiate dell’alcolico che si intende stagionare. Per la precisione è un metodo di invecchiamento ossidativo blending . Il funzionamento consiste nel creare una sorta di piramide di botti: frazionario in cui il distillato, o il vino, viene fatto riposare in file di botti di rovere ciclicamente e parzialmente travasate e rabboccate.

solera

Tecnica del Metodo Solera
Una breve spiegazione:

La fila di botti inferiore, cioè quella appoggiata al suolo, avrà un numero prestabilito di botti, ad esempio 6.
La seconda fila e cioè quella più in alto della prima, avrà 5 botti che poggiano sulle inferiori 6.
La terza fila sarà composta da 4 botti che poggiano sulle inferiori 5 e così via sino alla sesta fila. Essa sarà la superiore in assoluto e sarà composta da una sola botte.
Nella prima fila (le 6 botti poggiate al suolo) introdurremo un distillato che per comodità, d’ora in poi, riterremo Rum: tale distillato sarà un rum invecchiato 5 anni. All’ interno della seconda fila (le 5 botti poste sopra la prima fila) introdurremo un rum invecchiato 4 anni.

Nella terza fila (4 botti poggiate sulla seconda fila) un rum invecchiato 3 anni e così via, arrivando alla sesta fila in cui nell’unica botte travaseremo un rum appena distillato.

Invecchiamento e intervalli
Una volta passato l’intervallo di imbottigliamento, ad esempio 1 anno, parte del Rum delle 6 botti della prima fila viene prelevato per l’imbottigliamento e la messa in vendita.

La frazione di rum mancante viene rabboccata dal rum delle botti superiori di ogni fila. Nel nostro caso colmeremo le 6 botti della prima fila con del rum proveniente dalle 5 botti della seconda fila.

solera

A loro volta le 5 botti andranno rabboccate con parte del Rum provenienti dalle 4 botti superiori e così via, sino a quando nell’unica botte della sesta fila avremo una miscela formata da rum invecchiato 1 anno e rum appena distillato.

Nel secondo anno, durante il secondo intervallo di imbottigliamento, andremo a prelevare dalle sei botti della prima fila una miscela di Rum. Sarà composta da Rum invecchiato 5 anni (cioè quello introdotto all’inizio del procedimento solera) e di Rum invecchiato 4 anni (cioè quello travasato dalle 5 botti della seconda fila durante il primo intervallo di imbottigliamento).

Tale miscela sarà imbottigliata e la parte di Rum mancante della prima fila sarà colmata da quella superiore e cioè dalle cinque botti che conterranno una miscela di Rum 4 anni e Rum 3 anni; così via sino all’ultima fila.

Termine del ciclo
A fine procedimento nella prima fila di botti troveremo adesso una miscela così formata:

Rum invecchiato 5 anni (posto in botte durante l’inizio del procedimento);
Rum invecchiato 4 anni (prelevato dalla fila superiore durante il primo intervallo);
miscela di Rum 4/3 anni (prelevata dalla fila superiore durante il secondo intervallo)
Facciamo notare che ogni Rum citato non è più lo stesso posto in botte durante l’inizio del Solera ma è invecchiato di un periodo di tempo uguale all’intervallo di imbottigliamento stabilito.

Nel nostro caso, essendo tale intervallo uguale ad 1 anno, il Rum 5 anni citato nell’esempio sarà ormai invecchiato 7 anni, per cui la miscela dell’esempio sarà formata da Rum 7 anni, Rum 6 anni e miscela di Rum 5/4 anni, Chiaro?

whisky glenfiddich solera

Certificazione del Metodo Solera
Il metodo Solera diviene certificato dal terzo passaggio in poi per cui nel nostro esempio dovranno passare almeno 3 anni per poter parlare di Rum Solera. Se avessimo deciso un intervallo di sei mesi avremmo dovuto attendere un anno e mezzo. Mediamente l’intervallo di imbottigliamento varia da sei mesi a tre anni, ma in alcuni casi anche di più.

Il metodo Solera permette così di affinare miscele omogenee non variando l’aroma e il gusto del Rum di anno in anno a seconda della qualità della produzione annuale. Inoltre in questo modo diminuiscono i tempi di invecchiamento.

Si nota come, durante l’imbottigliamento, la percentuale di Rum più vecchio sarà ovviamente minima ma garantirà la dicitura Solera riportando gli anni di invecchiamento del Rum più vecchio e quello più giovane.

Nel metodo Solera distinguiamo alcuni parametri fondamentali per la riuscita di una buona miscela:

l’intervallo di imbottigliamento cioè ogni quanto viene miscelato il Rum;
il tipo di Rum introdotto durante l’inizio del procedimento (se già invecchiato o meno);
il numero di botti della prima fila che determina il numero di passaggi.
solera
Liquori, distillati e vini
Inizialmente il metodo Solera veniva utilizzato in Spagna e Portogallo per l’invecchiamento dei vini liquorosi come lo Sherry e il Porto. Anche il Brandy veniva sottoposto a tale trattamento; quando il metodo fu importato in Italia fu utilizzato per l’invecchiamento del Marsala.

Il metodo Solera è attualmente utilizzato anche in Scozia per l’affinamento del whisky; la Glenfiddich utilizza tale tecnica per il proprio Glenfiddich 15 Year Old Solera Reserve.

Sul mercato troviamo diverse marche di Rum Solera, le più note sono sicuramente i Matusalem 7, 10, 15 e 23 anni, l’ottimo Zacapa nelle versioni 15, 23 e 25 anni gran riserva e centenario, l’altro guatemalteco Botran. Altri Rum Solera di buona qualità sono i Captain Morgan, Cartavio, Milionario e Cacique.

Curioso il mauriziano Arcane 12 anni e il Papalin, miscela di tre rum: un giovane rum cubano, un venezuelano Solera di 10 anni e un Caroni di 16 anni. La miscela viene lasciata riposare per un anno in Scozia dentro botti che contenevano Caroni e rum Demerara.

© 2021 by L'Arte del Rum

bottom of page